𝑳𝒂 𝒃𝒖𝒐𝒏𝒂 𝒏𝒐𝒕𝒊𝒛𝒊𝒂 𝒆̀ 𝒄𝒉𝒆 𝒊 𝒔𝒂𝒍𝒂𝒓𝒊 𝒄𝒓𝒆𝒔𝒄𝒐𝒏𝒐, 𝒍’𝑰𝒕𝒂𝒍𝒊𝒂 𝒓𝒂𝒔𝒆𝒏𝒕𝒂 𝒍𝒂 𝒑𝒊𝒆𝒏𝒂 𝒐𝒄𝒄𝒖𝒑𝒂𝒛𝒊𝒐𝒏𝒆 𝒆 𝒍𝒂 𝒄𝒓𝒆𝒔𝒄𝒊𝒕𝒂 𝒅𝒆𝒍 𝒏𝒐𝒔𝒕𝒓𝒐 𝑷𝒂𝒆𝒔𝒆 𝒇𝒂 𝒃𝒆𝒏 𝒔𝒑𝒆𝒓𝒂𝒓𝒆 𝒏𝒆𝒍 𝒑𝒂𝒏𝒐𝒓𝒂𝒎𝒂 𝒆𝒖𝒓𝒐𝒑𝒆𝒐.
La cattiva è che l’inflazione è ancora più alta dei salari, l’accesso al credito è troppo selettivo e le aspettative sul futuro delle famiglie restano incerte.
Il differenziale tra dinamica inflazionistica e dinamica salariale nel 2024 si attesta al 9,6 per cento.
In questo scenario, 𝒍𝒂 𝒅𝒐𝒎𝒂𝒏𝒅𝒂 𝒅𝒊 𝒄𝒂𝒔𝒂 𝒅𝒆𝒈𝒍𝒊 𝒊𝒕𝒂𝒍𝒊𝒂𝒏𝒊, 𝒓𝒆𝒔𝒕𝒂 𝒔𝒐𝒓𝒑𝒓𝒆𝒏𝒅𝒆𝒏𝒕𝒆𝒎𝒆𝒏𝒕𝒆 𝒅𝒊𝒏𝒂𝒎𝒊𝒄𝒂 𝒆 𝒔𝒊 𝒎𝒂𝒏𝒕𝒊𝒆𝒏𝒆 𝒔𝒖 𝒍𝒊𝒗𝒆𝒍𝒍𝒊 𝒔𝒖𝒑𝒆𝒓𝒊𝒐𝒓𝒊 𝒂𝒍 𝒑𝒆𝒓𝒊𝒐𝒅𝒐 𝒑𝒓𝒆-𝒄𝒐𝒗𝒊𝒅.
𝑰 𝒑𝒓𝒆𝒛𝒛𝒊 immobiliari nelle principali 13 città italiane sono saliti a inizio 2024 dell’1,9 per cento, con il massimo di Milano (+3,2 per cento, quota dimezzata rispetto al 2022) e il minimo di Catania, +0.3 per cento. Le previsioni Nomisma sui prezzi vedono valori nominali in crescita nel 2024 e nel 2025 del 2 per cento e nel 2026 dell’1,9 per cento
A muovere il mercato immobiliare, secondo Luca Dondi, nei prossimi anni saranno due fattori principali: da un lato la 𝒕𝒓𝒂𝒔𝒇𝒐𝒓𝒎𝒂𝒛𝒊𝒐𝒏𝒆 𝒅𝒆𝒎𝒐𝒈𝒓𝒂𝒇𝒊𝒄𝒂, dall’altro le conseguenze della 𝒅𝒊𝒓𝒆𝒕𝒕𝒊𝒗𝒂 𝑪𝒂𝒔𝒆 𝑮𝒓𝒆𝒆𝒏.
Sotto il profilo della trasformazione demografica, saremo testimoni di un calo della popolazione che porterà a un livello di 47,8 milioni di residenti sul territorio nazionale entro il 2070, una perdita di circa il 20 per cento che colpirà soprattutto il sud e le isole. Si avrà inoltre una disgregazione sempre maggiore della famiglia tradizionale; il che tuttavia non sarà negativo per il mercato immobiliare, perché
𝒍𝒂 𝒎𝒊𝒏𝒐𝒓𝒆 𝒏𝒖𝒎𝒆𝒓𝒐𝒔𝒊𝒕𝒂̀ 𝒅𝒆𝒍𝒍𝒆 𝒇𝒂𝒎𝒊𝒈𝒍𝒊𝒆 𝒔𝒂𝒓𝒂̀ 𝒄𝒐𝒎𝒑𝒆𝒏𝒔𝒂𝒕𝒂 𝒅𝒂 𝒖𝒏 𝒎𝒂𝒈𝒈𝒊𝒐𝒓 𝒏𝒖𝒎𝒆𝒓𝒐 𝒅𝒊 𝒏𝒖𝒄𝒍𝒆𝒊 𝒇𝒂𝒎𝒊𝒍𝒊𝒂𝒓𝒊 𝒆 𝒔𝒊𝒄𝒖𝒓𝒆, che arriveranno a 26,3 milioni di, anche se composti solo da una o due persone. Se la tendenza si dovesse mantenere invariata, le coppie senza figli supereranno quelle con i figli nel 2045 mentre nel 2041 la quota degli over 65 sul totale delle persone sole inciderà per il 60 per cento.
Tale “salvagente” non ci sarà, tuttavia, per quanto riguarda la direttiva Case Green, che costringerà gli italiani a interventi dispendiosi sul patrimonio immobiliare che, in massima parte, è obsoleto e lontano dagli standard fissati dalla norma europea.
Nomisma inoltre rileva che il tempo medio per finalizzare una compravendita è di poco meno di 5 mesi, con Milano che segna un record di 4,2 mesi
𝐃𝐚 𝟑𝟎 𝐚𝐧𝐧𝐢, 𝐬𝐮𝐩𝐩𝐨𝐫𝐭𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐜𝐨𝐧 𝐝𝐞𝐝𝐢𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐜𝐡𝐢 𝐝𝐞𝐯𝐞 𝐯𝐞𝐧𝐝𝐞𝐫𝐞 𝐨 𝐜𝐨𝐦𝐩𝐫𝐚𝐫𝐞 𝐜𝐚𝐬𝐚. 𝐆𝐫𝐚𝐳𝐢𝐞 𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐧𝐨𝐬𝐭𝐫𝐚 𝐩𝐫𝐨𝐟𝐨𝐧𝐝𝐚 𝐜𝐨𝐧𝐨𝐬𝐜𝐞𝐧𝐳𝐚 𝐝𝐞𝐥 𝐦𝐞𝐫𝐜𝐚𝐭𝐨 𝐢𝐦𝐦𝐨𝐛𝐢𝐥𝐢𝐚𝐫𝐞, 𝐬𝐢𝐚 𝐥𝐨𝐜𝐚𝐥𝐞 𝐜𝐡𝐞 𝐧𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐚𝐥𝐞, 𝐯𝐢 𝐠𝐮𝐢𝐝𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐚𝐭𝐭𝐫𝐚𝐯𝐞𝐫𝐬𝐨 𝐨𝐠𝐧𝐢 𝐟𝐚𝐬𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐭𝐫𝐚𝐧𝐬𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞, 𝐠𝐚𝐫𝐚𝐧𝐭𝐞𝐧𝐝𝐨 𝐝𝐞𝐜𝐢𝐬𝐢𝐨𝐧𝐢 𝐢𝐧𝐟𝐨𝐫𝐦𝐚𝐭𝐞 𝐞 𝐬𝐢𝐜𝐮𝐫𝐞.